Torna Grazia Negro, torna Simone il cieco, ma soprattutto torna l’Iguana, il più feroce serial killer, che il commissario Grazia Negro abbia mai affrontato, perché è scappato dalla struttura in cui è detenuto. E tutti sono in pericolo, anche le due neonate appena partorite da Grazia. Non ci sarebbe ad aggiungere molto altro per farci prendere in mano il libro e iniziare a leggere e sarà difficile posarlo perché i colpi di scena si susseguono. Ambientazione da camera chiusa, repentini cambi di punto di vista, una storia costruita tutta su sensazioni, intuizioni e pensieri tra l’imprevedibilità del serial killer, la logica implacabile di Grazia, la estrema sensibilità di Simone. Come nella più classica della tradizione di Lucarelli, i personaggi conosciuti sono familiari e insieme ci svelano aspetti imprevisti del loro carattere, i luoghi di svolgimento sono conosciuti e prevedibili e ciò nonostante incutono timore, lo stile di narrazione è asciutto, perché un bravo scrittore di gialli sa che l’immaginazione del lettore è la più potente creatrice di tensione, basta suggerire. Lucarelli non è lo scrittore da un libro all’anno, ma tenersi un libro di Lucarelli da parte da leggere per l’estate è un bel premio, per le vacanze del lettore di gialli.
Leon, Carlo Lucarelli, Einaudi Editore