Ultimo giallo della serie del commissario Melis, scritto da Hans Tuzzi, pseudonimo del saggista Adriano Bon, è un romanzo che non si fa dimenticare. Il commissario Melis è uno di quei protagonisti lievi, che si insinuano nelle pieghe del ragionamento del lettore, che anticipano sempre di poco quello che hai pensato che avrebbe fatto, in un movimento di conferma e identificazione, che non può farti amare il garbo gentile, la intuizione sottile, il modo di fare di altri tempi del commissario Melis. Il caso, un delitto di provincia del passato, è adatto alla pratica investigativa, desueta, ma efficace. Una pratica investigativa ancora adatta ai tempi nuovi annunciati dalla “discesa in campo” di Silvio Berlusconi, annunciata nel libro? Forse no, i tempi nuovi non sono quelli che il commissario Melis amerebbe condividere con altri: è anziano, è solo, la sua capacità di indagine non si sposerebbe bene né con i tempi nuovi né con altre pratiche investigative “alla Mani Pulite” che diventeranno comuni. Si può cominciare da questo ultimo libro… ma, sebbene bellissimo, consiglio di iniziare dal primo, Il maestro della testa sfondata. Fidatevi!
Hans Tuzzi, Ma che cosa è questo nulla?, Bollati Boringhieri Editore