Volete immergervi nelle atmosfere dell’impero asburgico? Volete mettere alla prova il vostro acume di lettori di libri gialli? Volete divertirvi a scoprire chi sia davvero l’investigatore (e l’autore del libro stesso, Hans Tuzzi)?
Questo libro, che inizia con quello che sembra un banale omicidio, ci porta dentro il cuore dell’evento che cambierà il volto dell’Europa e del mondo, la prima Guerra mondiale; e la porta di ingresso al mistero passa dai nomi e dalle vite di innumerevoli personaggi della società asburgica (occhio ai nomi, se volete tenere il filo della matassa del giallo!), raccontandoci abitudini, menù, consuetudini di un impero che era così esteso da riuscire a contenere numerosi popoli in pace, nel rispetto delle differenze. Viene davvero nostalgia (e desiderio di visitare tutte le capitali dell’impero, da Trieste a Sarajevo, da Vienna a Dubrovnik!) di un mondo che era davvero giunto al limite delle sue possibilità di espansione e di contenimento di tutte quelle popolazioni in pace.
I diversi efferati avvenimenti che si susseguono nel racconto sono perfettamente compresi in quel mondo: noi lettori, già mentre leggiamo, ci rendiamo conto della impossibilità di rivivere in un mondo così, pur riconoscendo le esili tracce che oggi rimangono nelle nostre culture.
Consigliato agli amanti dei gialli storici, ai professori che vogliono appassionare alla Storia dentro una storia, agli amanti della lingua italiana ben scritta (e ci sono due libri sequel, per continuare l’immersione asburgica!).