
E’ successo a tutti: un giorno, quello su cui avevamo sempre contato finisce. A volte finisce all’improvviso ed è un avvenimento (un licenziamento, come accade all’autore, oppure una morte improvvisa…), a volte è una intuizione (avevamo sempre avuto sotto gli occhi quella situazione e capiamo improvvisamente), a volte è una informazione che cambia tutto il modo in cui avevamo riletto aspetti importanti della nostra esistenza… E non possiamo vivere più come prima.
Mario Calabresi, in questo libro toccante, pubblicato poco prima dell’inizio della pandemia, parte dal suo licenziamento, come direttore di “Repubblica” per raccontarci come ha affrontato il suo mattino dopo la perdita del lavoro; e ha incontrato altre persone “da mattino dopo” che ugualmente raccontano le loro rinascite. Perché non è solo una ripartenza, non puoi più vivere come prima, affrontare il mattino dopo significa iniziare una nuova vita. E cercare di ricreare le condizioni della vita di prima non solo è impossibile, ma forse sarebbe perfino un danno per noi stessi. Se ci è dato un mattino dopo, è perché sia un mattino che apre al futuro, un mattino in cui il passato non sia solo un peso, solo un dolore, solo un errore, ma la condizione, seppur difficile, per continuare a vivere, se non meglio, diversamente.
Consigliato a chi ama le storie biografiche, le riflessioni sincere e ai professori di italiano per far leggere un libro sulla contemporaneità italiana.