Quando leggo Calvin and Hobbes, mi ritrovo spesso a pensare che Calvin è un fumetto divertentissimo, ma se fosse un bambino vero sarebbe difficile essere sia la sua maestra sia i suoi genitori… Genitori che nelle striscie mostrano pazienza, ironia e… tanta fatica! Perchè Calvin interpreta il nostro spirito 6enne, che non vuole crescere, che vuole rimanere viziato, che non vuole ragionare e soprattutto vuole avere sempre ragione nel suo piccolo mondo e possibilmente estendere questi confini a tutto il resto del mondo…

In questa settimana, cambiamenti a scuola ne abbiamo visti molti: le mascherine, la temperatura, i tagliandini, gli igienizzanti, tenere la destra nei corridoi… Eppure i bambini hanno collaborato a tutti i cambiamenti, perché l’essenziale è rimasto, la relazione di fiducia con le insegnanti è sempre viva e pronta a diventare più salda… e ho lavorato con bambini di prima elementare alla prima settimana di scuola, una fiducia tutta in germoglio!
A questo punto, noi adulti vogliamo seguire i bambini che crescono oppure rimaniamo alla età di Calvin? Le sue battute ci fanno sorridere proprio perché misuriamo quanto siamo cresciuti… Allora accettiamo anche noi i cambiamenti, adattiamoci! L’essenziale, consegnare ai bambini e ai ragazzi un mondo più giusto, più fiducioso e più collaborativo, potrebbe valerne la pena…!