Leggere in Giappone non ha gli stessi effetti…

Ho casualmente (Ma esiste poi il caso? Mah!) letto quest’inverno due libri molto belli, ambientati in Giappone, rispettivamente in una libreria e in una biblioteca. Tutti e due i libri parlano di relazioni affettive, tutti e due libri mostrano che motore sia la lettura per la vita di ciascuno, tutti e due i libri raccontano aspetti sconosciuti del Giappone (sì, ce ne sono ancora!). Invito tutti i curiosi di Giappone e di libri alla lettura di “Finchè non aprirai quel libro” di Michiko Aoyama e di “I miei giorni felici alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa. L’impressione è che lo smarrimento della generazione dei trentenni sia spaesata in Europa come in Giappone… Le risposte però in Giappone prendono strade per noi europei impensate: è sempre bene uscire dalle proprie idee, per confrontarsi con altri passaggi… E fa bene anche a lettori più adulti confrontarsi con i problemi di vita di altre generazioni… Buon viaggio tra le pagine giapponesi!

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